Secondo il nostro attuale Sindaco, le persone di una certa età vanno tutelate, ma soprattutto valorizzate, in quanto rappresentano un patrimonio inestimabile di saggezza e competenza per la nostra città.
Il programma presentato dalla lista di Giordani prevede di rendere gli anziani protagonisti della vita civica e sociale di Padova.
Dopo più di due anni di emergenza covid, le persone anziane sono quelle hanno sofferto più duramente questi tempi, spesso isolandosi in casa, soli per necessità, vivendo angosce anche legate all’aumento dei costi della vita.
Serve agire con un programma di lunga visione e garantire un buon vivere a queste persone bisognose.
L’obiettivo di Giordani è quello di stringere accordi in ogni quartiere con le associazioni del territorio affiancate e sostenute dal Comune, cosi’ da dare la possibilità di aprire centri servizi e centri di ascolto.
L’idea è quella di attivare una serie di attività collettive mirate di svago, sport, cultura, socialità, corsi di informatica di base per chi ne richiede, cosi’ da avvicinare anche i più anziani al digitale e andando a sanare il gap che gli esclude da molti servizi e informazioni che facilmente potrebbero reperire da internet.
Importante anche il supporto alla mobilità dei più anziani:serve aumentare le possibilità di movimento sia sotto un profilo di agevolazioni economiche per età sia costruendo attività mutualistiche dal Comune in modo da rendere l’anziano più sereno e indipendente presso la propria residenza evitando di costringerlo ad andare presso residenze per anziani contro la sua volontà.
Inoltre verrà intensificato anche il servizio “telefonata amica” con il quale sarà possibile raccogliere ed eventualmente intervenire alle esigenze di persone anziane.
Ci aspettiamo grande innovazioni e soprattutto vogliamo trasmettere un messaggio a queste persone; vogliamo che credano in noi e nei progetti che abbiamo pensato per loro.
Non devono essere lasciati indietro:sono le persone più importanti per la nostra città e vanno curate e supportate al massimo che possiamo.
Fonte: PadovaOggi