Il 6 Aprile 2022 il Presidente della Repubblica ha emanato 5 decreti, pubblicati poi in Gazzetta Ufficiale 7 aprile 2022, n. 82.
Successivamente quindi è stata fissata la data per i 5 Referendum abrogativi sulla giustizia prevista per il 12 Giugno 2022 in cocomitanza con le elezioni amministrative in alcuni Comuni d’Italia.
I 5 Referendum trattano le seguenti proposte di abrogazione:
– Abrogazione del Testo Unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto a ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;
– La limitazione delle misure cautelari, con abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., in materia di misure cautelari e, di esigenze cautelari nel processo penale;
– La separazione delle funzioni dei magistrati, con abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati;
– Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei Consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte per la partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei Consigli giudiziari;
– Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura;
Sarà possibile apporre una croce sul SI o sul NO.
Per quanto riguarda il Primo Referendum sull’Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi:
– Con il SI: viene abrogato il decreto e si cancella così l’automatismo e si restituisce ai giudici la facoltà di decidere, di volta in volta, se, in caso di condanna, occorra applicare o meno anche l’interdizione dai pubblici uffici.
– con il NO:resta in vigore il decreto 235/2012.
Per il Referendum sulla Custodia Cautelare:
-con il SI:decadrebbe la possibilità di emettere qualsiasi misura cautelare ove ricorra l’ipotesi di un pericolo attuale e concreto di reiterazione del reato.
– con il NO:resta in vigore l’attuale articolo 274 c.p.p.
Con il Referendum sulla separazione dei magistrati:
– con il SI:il magistrato dovrà scegliere all’inizio della carriera la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere quel ruolo durante tutta la vita professionale.
– con il NO:resta in vigore l’attuale disciplina.
Per quanto riguarda il Referendum sulla Valutazione dei magistrati:
– con il SI:viene riconosciuto anche ai membri “laici”, cioè avvocati e professori, di partecipare attivamente alla valutazione dell’operato dei magistrati.
– con il NO:Resta in vigore l’attuale disciplina.
Infine con il Referendum sull’abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura:
– con il SI:viene abrogato l’obbligo, per un magistrato che voglia essere eletto al CSM, di trovare da 25 a 50 firme per presentare la candidatura.
– con il NO:Resta in vigore l’attuale disciplina.